
Nuove professioni crescono: L’Intermediario nella Fattura Elettronica.
Insieme all’introduzione dell’obbligo di fatturazione elettronica B2B e B2C, previsto per il 1 gennaio prossimo, l’agenzia dell’entrate (AdE) ha emanato il provvedimento n. 89757 del 30 aprile 2018 che prevede alcune novità per i commercialisti, ma anche gli intermediari abilitati, individuati dall’art. 3, comma 3 del DPR n. 322/98.
In particolare, la consultazione e l’acquisizione delle fatture elettroniche inserite nell’area riservata del sito web dell’AdE è riservata ai fornitori o ai clienti (per le fatture emesse e ricevute) o agli intermediari abilitati, muniti di apposita delega. (modello accessibile qui: Modello_PDF)
Facciamo chiarezza: Chi è l’Intermediario?
Nell’ interazione con il Sistema di Interscambio, l’Intermediario è colui che invia o riceve i file FatturaPA (XML) per conto dell’Operatore economico e/o dell’Amministrazione pubblica.
Gli Intermediari che interagiscono con il Sistema di interscambio (Sdi) dovranno avere i canali già accreditati presso lo Sdi per l’invio e/o ricezione delle fatture.
I canali che l’intermediario potrà accreditare sono:
- Servizio SDICoop – Trasmissione
- Servizio SDIFTP
- Servizio SPCoop – Trasmissione
Cosa può fare l’Intermediario per i propri Clienti?
La prima attività che un intermediario potrà svolgere, come visto in premessa (se appositamente delegato), sarà di censire l’indirizzo telematico prescelto per la ricezione delle fatture nel Sistema di Interscambio (Sdi). Il censimento consente ai fornitori di non aggiornare le anagrafiche dei clienti (anche se raccomandabile, inserendo correttamente i nuovi riferimenti del destinatario) ed evita a questi ultimi di dover comunicare ai fornitori il proprio indirizzo telematico, perché il SdI indirizza automaticamente la fattura all’indirizzo registrato abbinato ad una determinata partita IVA. Il censimento può essere effettuato tramite una funzione accessibile dall’interfaccia web “Fatture e Corrispettivi” direttamente dal cliente o, in alternativa come abbiamo detto, da un intermediario abilitato, incaricato dal cliente.
Nel nuovo scenario in cui vige l’obbligo della fattura elettronica nei rapporti B2B e B2C è particolarmente essenziale la figura e il ruolo di un intermediario, sia per i clienti che utilizzano un software gestionale in grado di creare le fatture già in formato XML, ma anche per quei soggetti (es. artigiani, professionisti, commercianti al dettaglio, eccetera) che possono continuare a creare le fatture senza modificare la loro modalità, ma passando per l’intermediario che provvederà alla trasformazione in XML della fattura e al suo invio.
Il ruolo dell’intermediario per gli artigiani, i professionisti e le piccole imprese in genere
Nell’articolo di oggi andiamo a spiegare cosa l’intermediario può fare, soprattutto per quest’ultima tipologia di clientela, per la quale la scelta di un Intermediario si rende particolarmente necessaria per non avere nessun problema o rallentamento (se non addirittura il bocco) nelle proprie attività di fatturazione.
Le possibilità di scelta sono svariate e vediamo nel seguito le principali possibilità per l’emissione delle fatture; vediamole insieme:
- Non modificare assolutamente nulla rispetto a quanto viene fatto attualmente ed inviare le fatture via email o Whatsapp (in formato Word, excel, PDF o altro) all’intermediario (bisognerà saperlo scegliere tra quelli che svolgono anche servizi di transcodifica, inserimento e validazione) che penserà a tutto il resto:
- Conversione/inserimento della fattura (partendo dal file originale inviato)
- Eventuale apposizione della firma digitale sull’XML (non più obbligatorio per B2B e B2C)
- Invio allo Sdi della fattura
- Messa a disposizione del Cliente di un sito/portale/App mobile per la consultazione delle fatture emesse / ricevute (se verrà attribuita la delega anche per la passiva).
- Modificare il metodo di inserimento delle fatture abbandonando quello comunque poco strutturato usato fino ad ora e usare uno tra:
- Il SW gratuito messo a disposizione da AdE per la compilazione della fattura. Sicuramente sempre aggiornato e compliance alle normative che potranno essere adeguate anche in un prossimo futuro.
- Il SW di inserimento fattura che magari mette a disposizione direttamente l’intermediario scelto. Qui sarà importante l’affidabilità dell’intermediario per essere sicuri che il sistema venga mantenuto aggiornato per ogni minima modifica normativa.
- Una volta creata la fattura e ottenuto il file XML si può continuare come al punto 1.b
- Per chi avesse già un piccolo gestionale che consente la creazione e l’immissione delle fatture ma non adeguato alla formazione del file XML
- Concordare un tracciato (txt, csv, excel, etc) di esportazione delle fatture attive dal proprio gestionale.
- Il SW dell’intermediario accetterà il tracciato in input (perché conosciuto) e lo convertirà in XML
- A questo punto il flusso continuerà come previsto al punto 1.b
Molto importante sarà la possibilità, che è al vaglio dell’AdE, di consentire agli intermediari l’accesso massivo all’archivio delle partite IVA presenti in Anagrafe tributaria per limitare gli scarti dello SdI causati dall’inserimento in fattura di partite IVA errate o non più esistenti, eliminando una delle criticità più avvertite sicuramente reali.
Conclusioni
È importante che le imprese e i professionisti non attendano passivamente questa grande novità, ma si attivino su più livelli, sia internamente sia con consulenti esterni specializzati in ambito fiscale.
Quest’ultimo aspetto risulta decisivo in uno scenario come quello della fatturazione elettronica, che necessita di integrare le esigenze (e la documentazione, ovviamente) di diversi soggetti.
Dei bravi consulenti possono supportare le aziende durante tutto il processo di preparazione e di attuazione della fatturazione elettronica, al fine di sfruttarne al meglio le opportunità nascoste e di gestire quelle implicazioni che potrebbero, al contrario, rappresentare un rischio.
Serve la consapevolezza che, se non ci si attiva per tempo, ci si ritroverà nell’impossibilità di fatturare le proprie attività/servizi/prodotti.
Evidentemente in tutto questo un ruolo importante lo “giocheranno” i Commercialisti che, in molti casi, guideranno le scelte dei propri clienti verso l’intermediario e il consulente giusto a meno che lo studio stesso non si sia dotato di una soluzione integrata da proporre direttamente al cliente.